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700 MILIONI di bambini soffrono di privazioni drammatiche;

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di bambini soffrono di grave

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Sostegno a distanza
 
Come fare
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Domande frequenti

 

DOMANDE FREQUENTI (FAQ)

1. SOSTEGNO A DISTANZA
2. COME, QUANDO, QUANTO, SE…
3. INFORMAZIONI E CORRISPONDENZA
4. VOLONTARIATO
5. GESTIONE

 

1. SOSTEGNO A DISTANZA

Che cos’è il sostegno a distanza (S.A.D.)?
Il sostegno a distanza, meglio conosciuto come ‘adozione a distanza’, è molto più di un semplice aiuto economico: è un vero e proprio atto di solidarietà che offre ai minori dei Paesi più poveri l’opportunità di condurre una vita decorosa. Tale forma di sostegno pone le famiglie nella condizione di potersi prendere cura dei loro bambini, ovvero di sostenere le spese necessarie per far fronte al soddisfacimento dei loro bisogni primari (cibo, vestiario, scuola, cure mediche, ecc.).

In cosa consiste il sostegno?
Il sostegno permette alle famiglie di provvedere al soddisfacimento dei bisogni primari dei a bambini, ragazzi e giovani di Paesi poveri,ed, in particolare:
-le cure mediche e l’acquisto di medicinali;
-il pagamento della retta scolastica e l’acquisto del materiale didattico;
-l’alimentazione, il vestiario e, più in generale, tutto ciò che contribuisce a migliorare le loro condizioni di vita e quelle della società in cui vivono.

Quali sono gli obiettivi del S.A.D.?
-Sensibilizzare i bambini in età scolare circa l’importanza di frequentare la scuola e di conseguire un titolo di studio;
-Sostenere la famiglia del minore nel pagamento delle rette scolastiche e l’acquisto del materiale;
-Supportare le famiglie nell’acquisto dei beni di prima necessità per il bambino;
-Favorire l’accesso del minore alle cure sanitarie di base;
-Prevenire ogni forma di abbandono dei bambini;
-Favorire l’inserimento nella società di chi ha beneficiato del sostegno;
-Far pervenire l’aiuto necessario senza che il bambino lo percepisca come una sorta di elemosina.

Chi sono i bambini da sostenere e con quale criterio vengono individuati?
Sono bambini in difficoltà, che, per vari motivi, non possono essere aiutati dalle loro famiglie. Per questo hanno bisogno di una famiglia ‘adottiva’ che, almeno a distanza, dia loro le opportunità necessarie per poter crescere, curarsi, studiare e inserirsi nella società.
I bambini vengono individuati dalle Suore Francescane che operano sul posto, le quali, conoscendo pressoché nei minimi particolari, la condizione delle loro famiglie, segnalano il caso alla Associazione per la eventuale approvazione e messa in esecuzione del progetto di sostegno.

Chi sono i referenti locali?
Sono le Suore Francescane missionarie che vivono sul posto a contatto con i minori ‘adottati’ e con le loro famiglie.

Come viene utilizzato il contributo?
Il contributo è pressocché interamente devoluto al progetto di sostegno del bambino. Al momento detraiamo due euro per le spese bancarie e per quelle postali di conto corrente (ad esempio, per ogni versamento di conto corrente, Poste Italiane ci addebita 0,20 euro, e 15 euro oni due mesi per la tenuta del conto) e non (la posta ordinaria, per le comunicazioni al sostenitore)
Alle spese di gestione, invece, viene fatto fronte grazie ai contributi liberi dei benefattori, all’autotassazione degli associati e, soprattutto, al lavoro volontario di questi ultimi.
Le suore cercano di gestire al meglio il contributo così erogato onde provvedere alle necessità del minore (alimentazione, scuola, casa, assistenza sanitaria, avviamento al lavoro, ecc.) secondo le priorità del momento.
Ognuno riceve secondo le necessità che vengono di volta in volta individuate dalle suore che operano in loco.
Qualcuno può ricevere di più di un altro, così come in ogni famiglia i genitori gestiscono le spese per i figli secondo l’occorrente e non con una cifra uguale per ogni figlio.

Il bambino che io sostengo sarà sempre lo stesso?
Generalmente sì, ma può succedere che il bambino assegnato venga sostituito perchè:
1.la situazione familiare del bambino è migliorata e non sono più necessari aiuti;
2.Il bambino, nel frattempo cresciuto, è divenuto autonomo;
3.La famiglia si è trasferita in altro luogo;
4.Il comportamento del bambino o della sua famiglia è incompatibile con la finalità del sostegno
In tali casi, viene segnalata la nuova situazione al sostenitore al quale sarà richiesto se accetta di sostenere  un nuovo bambino.

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2. COME, QUANDO, QUANTO, SE…

Come si fa a scegliere un’organizzazione su cui fare affidamento?
Dall’esterno, è un po’ difficile valutare la serietà di un’organizzazione. Generalmente ci si rivolge a quella nell’ambito della quale lavori una persona conosciuta che ne garantisca la serietà.
Qualora ciò non fosse possibile, ci si può recare di persona presso la sede della O.N.L.U.S. o il referente di zona per richiedere informazioni necessarie e farsi personalmente un’idea.
Riteniamo certamente preferibili quelle organizzazioni che consentono ai sostenitori di recarsi nei Paesi in cui vengono gestite le adozioni a distanza nonché i progetti di sviluppo, previo, ovviamente, accordo con l’Associazione stessa.

Come posso avviare un’ adozione a distanza?
Per avviare un’adozione a distanza con la nostra associazione è sufficiente compilare il modulo di adesione che trovi sul nostro sito, specificando i dati personali, la cadenza dei versamenti e la modalità di pagamento (banca, posta, presso la nostra sede o presso gli Istituti delle Suore francescane). Diversamente, è possibile richiederci il modulo ed eventuali informazioni suppletive, contattandoci telefonicamente, oppure presso la nostra sede o gli Istituti delle Suore Francescane.

Dopo quanto tempo dalla mia adesione mi verrà assegnato il bambino?
Non c’è un termine stabilito: dipende, ovviamente dal numero di progetti in lavorazione e dalle richieste di sostegno. Generalmente, però, l’assegnazione avviene nel giro di pochi giorni dalla comunicazione di ammissione al progetto.
Una volta ammesso al progetto, al sostenitore verrà consegnata o recapita una foto del bambino assegnato, corredata dai dati anagrafici e da una breve storia personale. Periodicamente, compatibilmente con i disagi logistici del luogo dove è effettuato il sostegno, gli verranno rimesse notizie aggiornate sulla situazione del bambino che aiuti.

Quanto è il contributo richiesto per l’adozione a distanza?
Il costo mensile del sostegno è di minimo 26 euro. Tuttavia, il sostenitore è libero di versare una somma maggiore, che, normalmente, viene utilizzata per l’acquisto di qualche bene non di prima necessità, non necessariamente esclusi i giocattoli. Può accadere, in casi di bisogno, che una parte di tale maggior somma venga utilizzata per far fronte alla emergenza di qualche altro bambino bisognoso.

Quanto dura l’impegno?
Il sostegno a distanza non ha una durata di tempo entro cui deve essere conclusa. Dipende dalla volontà del sostenitore. Normalmente termina quando il bambino è divenuto adulto ed è in grado di mantenersi autonomamente.
Tuttavia, il sostenitore può recedere in qualunque momento, dando un preavviso di tre mesi, in modo da consentire all’Associazione di reperire un altro benefattore per il bambino.

E’ possibile scegliere l’età, il sesso od il Paese del bambino?
Non prendiamo in considerazione una richiesta del genere: le assegnazioni vengono, infatti, effettuate, in ragione dello stato di necessità e della disponibilità al momento della richiesta.

Come fare per rinnovare l’adesione al progetto di sostegno?
Il ‘rinnovo’ dell’adesione non è contemplato. Consideriamo la richiesta di adesione al progetto di sostegno a tempo indeterminato, ovvero fino al momento che il sostenitore non avrà comunicato, con congruo preavviso, la sua volontà di non proseguire il sostegno.

E’ possibile aderire ad un progetto in gruppo?
Sì, purché il gruppo si organizzi autonomamente per la raccolta dei fondi e il relativo versamento e, soprattutto, fornisca il nome di un referente. È il caso di classi scolastiche o intere scolaresche, di aziende, associazioni, enti , eccetera.

Le donazioni sono deducibili e/o detraibili?
Le donazioni a favore delle O.N.L.U.S., purché effettuate con bonifico bancario, bollettino postale e carta di credito, sono ‘deducibili’ per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui, come sancito da primo comma dell’art. 14 D.L. 35/05 convertito in L.80/05.

Quali documenti devo conservare ai fini fiscali per la deducibilità?
Per usufruire della deducibilità, occorre conservare:
• per i versamenti con bollettino postale, la ricevuta del versamento
• per i bonifici o assegni bancari, la estratto conto della banca ed eventuali note contabili
Le semplici ricevute delle O.N.L.U.S. non sono, infatti, considerati validi giustificativi

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3. INFORMAZIONI E CORRISPONDENZA


Quali informazioni riceve chi aderisce?
Contestualmente all’assegnazione del bambino, il sostenitore riceverà una foto del bambino assegnato, corredata dai dati anagrafici e da una breve storia personale. Periodicamente (in genere, due volte l’anno), compatibilmente con i disagi logistici del luogo dove è effettuato il sostegno, gli verranno rimesse notizie aggiornate sulla situazione del bambino che aiuti.

E’ possibile scrvere al bambino?
E' possibile corrispondere con il bambino attraverso la suora referente, sia per problemi di ordine linguistico, che di carattere ‘postale’ (presso le missioni è più facile che la corrispondenza venga ricevuta).
Ovviamente, è preferibile che le lettere vengano scritte nella lingua parlata nel Paese dove vive il bambino. È altresì preferibile scrivere lettere brevi, con un linguaggio semplice, con temi comprensibili per un bambino che vive realtà molto diverse dalle nostre. Normalmente, le lettere risultano più gradite se accompagnate da fotografie del sostenitore e della sua famiglia.

E’ possibile inviare doni al bambino?
È preferibile non inviare per posta pacchi o regali ai bambini. Data l’estrema povertà delle zone dei progetti, è molto frequente che essi siano aperti o sottratti prima di giungere nelle mani del bambino.
Tuttavia, ciò è possibile farlo attraverso le Suore purché i pacchetti siano di modeste dimensioni
Riteniamo, comunque, doveroso sensibilizzare il sostenitore che se, da un lato, il dono arreca piacere ad un bambino, lo stesso dono potrebbe creare dispiacere all’altro bambino che, magari, vive nel medesimo villaggio o centro di accoglienza.

Cosa devo fare se non ricevo notizie?
Nel caso il sostenitore non ricevesse informazioni del bambino, può segnalarcelo, anche per le vie brevi. Ciò non significa che il nostro sollecito garantirà l’invio della lettera da parte del bambino (generalmente scrive attraverso la Suora un paio di volte l’anno), perché ciò dipende dalla situazione politica, logistica ed organizzativa del Paese dove è in essere il progetto.
Per ovviare a tale problema, è nostra intenzione, quanto prima, allestire una pagina web, accessibile dal solo sostenitore, nella quale siano riportate sia la scheda dell'adozione a distanza, sia le informazioni che le foto relative al bambino.

E’ possibile visitare il minore?
Si, organizzando il viaggio con larghissimo anticipo. Ovviamente la visita dovrà avvenire nel rispetto della cultura del posto e le cautele del caso per favorire l’impatto con l’ambiente e, soprattutto, con il minore).

Può succedere che il minore venga in Italia?
Generalmente mai, salvo che per motivi di salute.

È possibile invitare il bambino in Italia durante le vacanze?
NO! Una tale possibilità non è contemplata in alcun modo. Sarebbe, oltretutto, estremamente dannoso portare il bambino via dal proprio Paese, anche se per una breve vacanza.

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4. VOLONTARIATO


Come è possibile fare volontariato da voi qui in Italia?
Un sostenitore può:
• associarsi, pagando una modesta tassa di iscrizione ed un altrettanto modesta quota associativa;
• donare parte del suo tempo alla Associazione, dando una mano nei compiti di segreteria, di inserimento dei dati anagrafici, di catalogazione delle fotografie di gestione dell’archivio, del magazzino e quanto altro.
• Divenire nostro referente nel proprio paese, impegnandosi a reperire nuovi sostenitori che possano, poi, fare riferimento a lui;
• sostenendo in tutto od in parte uno dei nostri progetti, costituendo un gruppo di persone che possano finanziarlo direttamente e/o creando iniziative sottese a raccogliere fondi.

E’ possibile fare volontariato nei paesi in cui operate?
Si è possibile. Per informazioni più dettagliate si può visitanre il sito http://www.francescane.net/ oppure contattattarci telefonicamente.

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5. GESTIONE

Come vengono coperte le spese generali?
Alle spese di generali, l’Associazione fa fronte grazie alle quote associative, ai contributi liberi dei benefattori, all’autotassazione degli associati e, soprattutto, al lavoro volontario di questi ultimi.

Quali sono i vostri criteri di trasparenza?
I nostri bilanci sono a disposizione di chiunque abbia voglia di prenderne visione, come pure i nostri archivi, compatibilmente con le leggi sulla privacy ed, in genere, sul trattamento dei dati personali.

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